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Daniela Corbascio

Daniela Corbascio vive e lavora a Bari.
Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura a Pescara, nel 1985 intraprende gli studi artistici avviando la sua formazione da autodidatta. La sua ricerca, intrisa di impulsi e ispirazioni, volge ad elaborare ricordi e visioni. Fin da giovanissima, attraversando la vita circondata da materiali industriali, ha colto l’essenza emozionale della materia stessa. Il desiderio di salvezza intrinseco in ogni sua opera, spinge verso il recupero di elementi dai più considerati scarti, ma che attraverso le installazioni diventano medium per raccontare storie passate, passaggi personali e profezie del futuro attraverso un’espansione/esplosione spazio-temporale.
Elemento caratterizzante è la luce, nella sua forma tecnologica (neon, led…), inserita nell’attualità attraverso l’evoluzione inderogabile di ogni individuo, rappresentata da parole e oggetti di vocazione universale. Un “ormai lungo percorso di un’artista che è fra i pochi in Italia ad aver manipolato sistematicamente il tubo di neon come medium fondante o qualificante di una attitudine al far grande installativo, in spazi aperti o chiusi, svariando dalle geometrie di strutturalismo formale alle inquiete contaminazioni visionarie. È la scelta sofferta di ridurre quasi sul limite storico della cultura di ambito concettual-minimalista l’uso della light art come “scrittura di luce”. Per rivelare col tramite freddo e netto della luce artificiale il segreto di una ossessione coltivata nel fondo di una avventura esistenziale da lei riversata nella generosità del fare e del comunicare.” (P.Marino).

Presente in collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali.
Nel 2001 partecipa a un workshop con Nagasawa ai mercati generali di Catania, nel 2005 riceve il premio Fly-Crysalis presieduto da Renato Barilli Ha partecipato a fiere nazionali e internazionali, tra cui ricordiamo “Ritorno a Venezia” Museo Pino Pascali, mostra collaterale alla 54° Biennale di Venezia, Venezia (2011); “Home my place in the world”, Galleria Pall Mall, Royal Opera Arcade, Londra (2012).

Mostre personali: “Ergo”, galleria ArtCore, Bari (2011); “Reflex”, Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (2010); “La porta sul mare”, installazione ambientale, Lungomare Nazario Sauro, Bari (1999-2000); “Sud”, Galleria Doppelgaenger (2013); “Holy circles in body square”, arte pubblica (Comune di Bari, 2014); “Daniela Corbascio”, Galleria Doppelgaenger (2016); “Everytime you switch me off, I die. A little”, Like a little disaster, Polignano (2018).

Vanta, inoltre, numerose partecipazioni a collettive nazionali e internazionali, tra le quali : Art-Athina art fair, Atene; “Liquid Borders”, Castello Svevo, Bari (2013); “La consolatrice molesta”, Galleria Omphalos, Terlizzi (2013); “Il Giardino Segreto”, Castello Svevo, Bari (2013); “A Chaos Theory”, Sala Murat, Bari (2012);; 54° Biennale di Venezia, Padiglione Puglia, Santa Scolastica, Bari (2011);; Intramoenia Extra Art, Castello Alfonsino, Taranto (2010); “Puglia rainbow” National Gallery, Scopje, Macedonia (2008); “A sud del mondo”, Palazzo delli ponti, Taranto (2008); giornata FAI a cura della Galleria Bonomo, Torre Angioina Bitonto (2007); “Crysalis” Biennale d’arte contemporanea, Castello Svevo Bari (2005); “Sud” progetto di arte pubblica (Galleria Doppelgaenger, 2013);; “Mythologies”, Palazzo Palmieri, Monopoli (2017); Giornata FAI di primavera, Ex Caserma Rossani (2021); Controra Ep. IV and V”, Like a little disaster, Polignano (2022); “And then an insurmountable tension, to the level of an incommensurability”, Like a little disaster, Polignano (2023);