Pino Pipoli è un artista dall’attività multiforme che attraverso strumenti diversi – pittura, scenografia, suono, scena – osserva quello che è, quello che lo circonda e ciò che non si vede, raggiungendo forme di conoscenza e di incoscienza profonde e allarmate. Ha scelto gli spazi del Tender to Doppelgaenger per mettere in scena una personalissima capsula del tempo, distillato di un subisso di scatole rimaste chiuse per anni nella casa della sua infanzia e giovinezza. Ha portato in strada, ha messo in vetrina, un ambiente intimo, dove la sua vita privata e il suo riflesso collettivo sono spiati come se non gli appartenessero più. O meglio, come se appartenessero a tutti, in un equilibrio impalpabile tra dramma e ironia. Un inseguimento di sé, in una equilibrata concentrazione di significanti, per un artista in perenne movimento.